Cipro ha una delle tradizione storiche più ricche e antiche al mondo, con una delle posizione più strategiche che ci siano. Una storia millenaria che inizia già nel paleolitico nel 10.000 a.C..
I primi abitanti, agricoltori, costruirono i primissimi pozzi che la storia ricordi.
Nell’età del bronzo comparvero le prime città, iniziò l’estrazione del rame (il nome dell’isola probabilmente deriva da cuprus – rame) e con l’arrivo dei Micenei fu introdotta la scrittura.
Nel 2.000 a.C. si hanno i primi contatti con gli Egizi e si introducono tecniche quasi futuristiche.
Tra il 1.300 e il 1.200 a.C. a Cipro inizia a prosperare l’architettura e l’agricoltura, sopratutto con la produzione d’olio d’oliva.
Alla fine dell’età del bronzo, l’isola fa parte dell’impero Ittita.
Intorno all’anno 1.000 a.c., grazie ai contatti con i Micenei, si iniziano a costruire rocche fortificate e mura ciclopiche e con l’influenza della cultura greca avviene l’introduzione delle città stato e delle “polis”.
Nel giro di 10 secoli si susseguono Fenici, Assiri, Egiziani, Persiani, Alessandro Magno e i Tolemaici; siamo nel periodo dell’ellenismo e dell’alfabeto greco.
Nel 58 a.C. diventa una provincia romana e viene introdotto il cristianesimo.
Dopo la divisione dell’impero, l’isola passa sotto il dominio di Costantinopoli fino al 668 d.C., quando viene invasa dagli Arabi.
Per 300 anni viene governata congiuntamente da Arabi e Bizantini, cosa mai vista in precedenza, fino al 965 quando quest’ultimi conquistano tutta l’isola fino al 1185.
Nel XII secolo viene presa dai Crociati e da Riccardo cuor di Leone che la vende ai Templari, prima di venire occupata dai Franchi che fondano il Regno di Cipro.
In questo periodo i cristiani hanno le redini del potere politico ed economico mentre i greci ortodossi sono confinati nelle campagne.
Nel 1230 con Federico II di Svevia diventa uno stato feudale e un centro commerciale tra Europa, Asia e Medio Oriente; dipendente economicamente dai mercanti genoani.
Nel 1489 viene venduta alla repubblica marinara di Venezia prima di essere conquistata nel 1571 dall’impero ottomano che vi rimane fino al 1869.
Agli inizi del 1800 nascono i primi segnali per l’indipendenza, appoggiati dalla Grecia, ma iniziano anche forti rappresaglie ottomane.
Inizia un lento cambiamento politico e nel 1869, quando viene aperto il canale di Suez, Cipro diventa uno dei punti più strategici al mondo.
E gli Inglesi non se lo lasciano scappare.
Nel 1878 passa sotto l’impero di sua Maestà in cambio dell’appoggio militare agli ottomani contro la Russia.
Nel 1925 diventa ufficialmente una colonia inglese ma è sempre più forte il desiderio di annessione alla Grecia con cui ha fortissimi legami politici, commerciale e genetici.
Solo nel 1960 ottiene l’indipendenza, con Turchia, Grecia e Regno Unito quali potenze tutelari, con quest’ultima che lascia (ancora presenti) due basi militari a Limassol e Dhekelia.
L’isola teoricamente è unita, in pratica è divisa in due, da un lato i Greco-Ciprioti, dall’altra i Turco-Ciprioti.
Da subito c’è un forte attrito fino al colpo di stato dei colonnelli Greci nel 1974.
In poco tempo però i Turchi sbarcano sull’isola occupando militarmente circa il 36% del territorio e proclamando la “Repubblica Turca di Cipro del Nord”, oggi riconosciuta solo dalla Turchia.
Da subito effettuano l’espulsione di tutti i Greco-Ciprioti nella regione, circa l’80% della popolazione.
Scoppia la guerra civile che durerà per molti anni, le Nazioni Unite creano una zona cuscinetto, tutt’oggi attiva.
Nicosia diventa l’unica capitale divisa in 2 dalla “linea verde” e dall’ultimo muro europeo.
Nel 2004 Cipro entra nell’U.E. e nell’euro, che però non viene introdotto nel nord.
Nel 2012 la crisi economica greca porta alla bancarotta e al fallimento anche Cipro.
Un’economia che piano piano si sta rialzando grazie al turismo, alla cultura e al fatto che ieri come oggi rappresenta sempre un punto di collegamento tra Europa, Asia, Africa e Medio Oriente.
Ufficialmente la “Repubblica di Cipro” con capitale Nicosia è l’unica riconosciuta.